Avvicinare e costruire una relazione con i giovani che abitano le periferie urbane, le aree della marginalità, gli spazi verdi e i parchi. Si potrebbe riassumere così il ruolo dei cosiddetti educatori di strada, il cui lavoro è stato al centro del workshop “Educare sulla strada nel Distretto di Fidenza”, organizzato da ASP Distretto di Fidenza e Gruppo Abele, con il patrocinio del Comune di Fidenza e della Regione Emilia-Romagna.
Ma di cosa si occupano in concreto gli educatori che lavorano con i giovani sulla strada? Dopo averli coinvolti, sono spesso gli stessi ragazzi ad avanzare proposte di attività da realizzare, che gli educatori raccolgono e inseriscono in una strategia d’intervento, coinvolgendo anche gli adulti. In questo modo si attivano forma di mediazione di comunità utili per risolvere conflitti latenti o già venuti alla luce.
Questi servizi “di prossimità” hanno come tratto distintivo il rovesciamento del paradigma tradizionale: gli operatori non ricevono nel proprio ufficio, ma incontrano le persone direttamente nei loro contesti di vita e soprattutto senza che sia stata formulata loro nessuna richiesta d’aiuto.
Nel Distretto di Fidenza sono stati organizzati interventi di prossimità in diverse aree, attraverso la collaborazione tra ASP, comuni e realtà del terzo settore. A Fidenza, per esempio, un’equipe di Casa di Lodesana ha contattato circa 100 ragazzi tra settembre 2022 e maggio 2023. A Fontanellato, invece, un’equipe della Ludoteca Astamblà – cooperativa Proges ha intercettato negli ultimi anni diversi gruppi informali, dedicando a ciascuno attività specifiche e organizzando insieme a loro tre edizioni di FesTav con “jam” artistiche che hanno coinvolto oltre 200 ragazzi in ciascuna occasione. A Salsomaggiore, dove le attività sono seguite dalla cooperativa Il Cortile, sono stati coinvolti tra i 60 e 70 ragazzi tra il 2019 e il 2020. A Sissa Trecasali da diversi anni i servizi di prossimità sono organizzati intercettando gruppi delle superiori (circa 50 ragazzi) da un’equipe della cooperativa Gruppo Scuola. Infine, sono stati organizzati progetti analoghi anche a Soragna (cooperativa Auroradomus) e a San Secondo (APS Bottega Creativa).
«Siamo usciti per le strade del nostro Distretto e abbiamo incontrato diversi ragazzi – sottolinea Massimiliano Franzoni, presidente di ASP Distretto di Fidenza –. Lo abbiamo fatto in un momento molto difficile come quello post pandemia perché pensiamo che la strada e le comunità siano i luoghi del patto educativo. Ci siamo interrogati come adulti e istituzioni, abbandonando l’atteggiamento della delega e di un giudizio a priori sui giovani. Non pensiamo che esistano le “baby gang” ma ragazzi che sbagliano e spesso lo fanno gridando aiuto».
«Siamo orgogliosi di ospitare un momento di riflessione così significativo sul futuro dei nostri giovani – conclude Alessia Frangipane, assessore alle politiche sociali del Comune di Fidenza –. L’educativa di prossimità deve diventare uno strumento imprescindibile per costruire politiche di territorio in cui i giovani siano davvero considerati protagonisti».