Cos'è
Avvicinare i servizi ai cittadini e alle diverse realtà che animano il territorio. È questo lo spirito che muove la decisione di aprire diverse sedi del Centro per le Famiglie sul territorio del Distretto di Fidenza. La sede principale resterà sempre nel comune capofila ma al contempo, nelle prossime settimane, saranno inaugurati alcuni presidi nei comuni di Busseto, San Secondo, Sissa Trecasali e Soragna, che resteranno aperti con cadenza quindicinale e vedranno la presenza di un professionista esperto.
Il Centro per le Famiglie – gestito da ASP Distretto di Fidenza – rappresenta un supporto importante per valorizzare la famiglia in senso comunitario, come produttrice di beni collettivi, da sostenere e supportare attraverso attività come l’informazione, il sostegno alle competenze genitoriali e lo sviluppo delle risorse famigliari e comunitarie. Per questo motivo offre servizi quali la consulenza di coppia, ma anche per genitori, educatori e insegnanti, la mediazione famigliare, il sostegno ai neo genitori e lo sportello Informa famiglie. Tutti questi servizi sono ad accesso libero e gratuito.
«La scelta di creare sedi del Centro per le Famiglie in quattro comuni del nostro Distretto risponde a un obiettivo specifico, quello di favorire la costruzione di un sistema di welfare che crei alleanze tra servizi pubblici, realtà dell’associazionismo, del volontariato e del terzo settore – spiega Massimiliano Franzoni, presidente di ASP Distretto di Fidenza –. Nel periodo pandemico abbiamo sviluppato in tutti i comuni una rete di punti informativi, soprattutto virtuali, sui servizi educativi e per le famiglie, gestiti direttamente da associazioni, parrocchie e cooperative e coordinati dal Centro per le famiglie. In continuità con questa esperienza, che ha avuto grande successo, le nuove sedi saranno gestite in collaborazione con le realtà dei singoli territori che ci hanno accompagnato in questo percorso. Questa è la logica del welfare di comunità che ASP ha sostenuto in modo deciso in questi anni. Si tratta anche di un investimento importante nelle famiglie per sostenerle nel complesso lavoro educativo che la pandemia ha reso ancora più difficile, e necessità di un lavoro di prevenzione da parte dell’ente pubblico».
