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Il programma PIPPI, ossia Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione, persegue la finalità di innovare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie cosiddette negligenti al fine di ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare, attraverso azioni di accompagnamento della genitorialità vulnerabile.
L’obiettivo primario del programma è aumentare la sicurezza e il benessere dei bambini e migliorare la qualità del loro sviluppo, articolando in modo coerente fra loro i diversi ambiti di azione coinvolti intorno ai bisogni dei minori che fanno parte di famiglie fragili, tenendo in ampia considerazione la prospettiva dei genitori e dei bambini stessi nel costruire l’analisi e la risposta ai loro bisogni.
Questo programma di intervento è il risultato di una collaborazione nata tra il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, il Laboratorio di Ricerca e Intervento di Educazione Famigliare dell’Università di Padova, i Servizi Sociali, e di protezione e tutela minori nello specifico, come le Cooperative del privato sociale, Scuole e Aziende Sanitarie.
Descrizione
Il Programma si propone la finalità di individuare, sperimentare, monitorare, valutare e codificare un approccio intensivo, continuo, flessibile, ma allo stesso tempo strutturato, di presa in carico del nucleo familiare, capace di ridurre significativamente i rischi di allontanamento del bambino o del ragazzo (home care intensive program) dalla famiglia e/o di rendere l’allontanamento, quando necessario, un’azione fortemente limitata nel tempo facilitando i processi di riunificazione familiare.
Il Programma PIPPI persegue la finalità di innovare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie cosiddette negligenti per ridurre il rischio di maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare. Lo scopo è perseguito articolando in modo coerente fra loro i diversi ambiti di azione coinvolti intorno ai bisogni dei bambini che vivono in tali famiglie, tenendo in ampia considerazione la prospettiva dei genitori e dei bambini stessi nel costruire l’analisi e la risposta a questi bisogni.
L’obiettivo primario è dunque quello di aumentare la sicurezza dei bambini e migliorare la qualità del loro sviluppo. Esso propone linee d’azione innovative nel campo dell’accompagnamento della genitorialità vulnerabile, scommettendo su un’ipotesi di contaminazione, piuttosto desueta, fra l’ambito della tutela dei “minori” e quello del sostegno alla genitorialità. In questo senso, essa si inscrive all’interno delle linee sviluppate dalla Strategia Europa 2020 per quanto riguarda l’innovazione e la sperimentazione sociale come mezzo per rispondere ai bisogni della cittadinanza e spezzare il circolo dello svantaggio sociale.
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