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Inaugurata la mostra “Com’eri vestita?”

Cos'è

Continuano le iniziative di sensibilizzazione per la Giornata internazionale contro la violenza alle donne. Presso la sede centrale di ASP Distretto di Fidenza, all’interno del Palazzo dei Gesuiti, è stata infatti inaugurata la mostra "Com'eri vestita?" per riflettere sulla violenza di genere.

L’esposizione, visitabile gratuitamente fino al 15 dicembre, racconta le storie di abusi mostrando l’abbigliamento che la vittima indossava al momento della violenza subita. L’idea alla base del lavoro è quella di sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza sulle donne smontando un pregiudizio: la vittima avrebbe potuto salvarsi, se solo avesse indossato abiti meno provocanti.

La mostra è a cura dell'associazione Centro Antiviolenza di Parma, in collaborazione con ASP Distretto di Fidenza, Pinko, Associazione nazionale carabinieri e il patrocinio e il contributo del Comune di Fidenza. Durante l'inaugurazione il Collettivo V-Day di Parma ha letto alcuni brani tratti dall’opera "I monologhi della vagina" di Eve Ensler

«Ringrazio il Centro Antiviolenza di Parma per la proposta di questa mostra a cui abbiamo contribuito con convinzione anche perché il tema è estremamente attualeha sottolineato l’assessora alle Politiche sociali del Comune di Fidenza, Alessia Frangipane –. Sembra strano, ma ancora oggi ci sono persone che ritengono l’abbigliamento un incentivo alla violenza. Ringrazio ASP per aver coordinato l’organizzazione, Pinko per averci messo a disposizione i manichini e l’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione di Fidenza per la disponibilità alla vigilanza negli orari di apertura. Lancio un invito particolare alle scuole per venire a visitare la mostra che permetterà di portare nelle classi una significativa discussione sugli stereotipi di genere e il cambiamento culturale necessario per eliminare la violenza di genere».

«La violenza giustificata dall'abbigliamento, dall'aver bevuto un bicchiere di troppo, dall'essere moglie o compagna, quindi proprietà privata, si trasferisce spesso dalla chiacchiera da bar al commento da talk sino purtroppo alla presa di posizione di chi occupa posizioni istituzionali di rilievo. C'è bisogno di qualche "pugno nello stomaco" per risvegliare le coscienze ed è ciò che succede a chi visita la mostra», ha aggiunto il presidente di ASP Distretto di Fidenza, Massimiliano Franzoni, che poi ha spiegato come «da molti anni è attiva nel nostro Distretto una rete istituzionale e con il terzo settore per contrastare questa grave emergenza sociale. La stretta collaborazione con il Centro Antiviolenza di Parma, oltre che con tutti gli altri nodi della rete, come le forze dell'ordine e l'ospedale ci permette di intervenire in situazioni di violenza, e di portare avanti percorsi di sensibilizzazione ai cittadini che ogni anno si rinnova con progetti per l'intera comunità».

«Dietro ogni vestito c’è una storiaha concluso la vicepresidente del Centro Antiviolenza di Parma, Daniela Manici –. Quando si parla di violenza mi vengono in mente tante donne giudicate per la loro condotta di vita, che in realtà non andrebbero colpevolizzate ma aiutate. Bisogna trovare gli strumenti giuridici e umani per farle uscire da un contesto di violenza e sradicare il contesto culturale patriarcale che lo rende possibile»